Apre il Rossini Art Site, una chicca a mezz’ora da Milano.
Oggi vi voglio parlare di una vera chicca, di quelle che non ti aspetti, soprattutto in una zona che i milanesi conoscono solo per i suoi meriti produttivi e tutt’al più per qualche gitarella enogastronomica. Sto parlando di un luogo speciale che si trova in Brianza, per la precisione a Briosco, di cui sono venuto a conoscenza casualmente e che proprio oggi apre ufficialmente le porte al pubblico dopo anni di attività più o meno saltuarie dedicate all’arte contemporanea.

Curiosi, eh? Si tratta di una collezione privata di sculture della seconda metà del Novecento, ma con opere anche molto recenti installate in un meraviglioso parco di 10 ettari, che prenderà il nome di Rossini Art Site. Il nome corrisponde ovviamente alla famiglia dei proprietari ma cita con un gioco di parole anche il movimento architettonico SITE poiché il fulcro del parco è un padiglione progettato dall’omonimo studio newyorkese capitanato da James Wines, proprio su commissione dei Rossini. Architettura e natura dialogano perfettamente.

La collezione vale davvero la mezz’ora di strada che separa Briosco da Milano, con opere monumentali di Consagra, Turcato, un Melotti da togliere il fiato, una compressione di César, anch’essa realizzata su commissione e in collaborazione con l’attività produttiva dei Rossini, e opere più recenti di artisti più giovani che in Brianza hanno trovato il luogo ideale per creare, come ad esempio il tedesco Franz Stahler, le cui anfore sono diventate negli anni il simbolo del parco. Date un occhio alle foto! E se non ne potete più di aggirarvi fra le opere d’arte e volete semplicemente rilassarvi, non andate via senza aver visto il sole tramontare fra le colline brianzole, mi raccomando.
In bocca al lupo ai Rossini per questa impresa che sono certo crescerà. Vi invito a consultare il sito per i dettagli e per restare aggiornati sulle attività del Rossini Art Site di cui vi assicuro riparlerò presto…
Roberto Spada