Bellavite NonSoloCarta coglie l’occasione della fortunata manifestazione Ville Aperte in Brianza, giunta quest’anno alla XV edizione, per presentare presso due prestigiose sedi espositive della Provincia di Monza e Brianza una mostra che ha l’intento di valorizzare una delle personalità che hanno fatto grande questo territorio, sottolineandone l’operosità e la passione per la creazione artigianale.

 

La mostra presenta la produzione della Bottega Ghianda, nata nell’Ottocento e affermatasi lungo le generazioni come eccellenza italiana di un artigianato prestigioso. Pierluigi Ghianda è stato definito “il poeta del legno”, per l’amore con il quale lo lavora, per la sua sapiente conoscenza di questa materia viva, che non muore mai, nemmeno dopo centinaia di anni, e per il profondo rispetto che le manifestava. Rispetto che si traduceva nell’uso degli incastri per l’assemblamento dei mobili, al posto di altri sistemi – come i chiodi – che avrebbero potuto ferire il legno. Richiesto dalle aziende più prestigiose, ha collaborato con i designer più famosi come Gae Aulenti, Mario Bellini, Gianfranco Frattini, Max Bill, Cini Boeri, i Castiglioni, Sottsass, i Noorda e molti altri.

Ha operato per oltre settant’anni con quell’entusiasmo e quell’amore che hanno fatto di lui un ebanista d’antico stampo, paragonabile solo ai grandi Maestri del passato.

 

La mostra sarà ospitata da due sedi prestigiose: il pavilion del parco-museo Rossini Art Site a Briosco, che custodisce la collezione di arte moderna e contemporanea dell’imprenditore Alberto Rossini, che con Pierluigi Ghianda ha intrattenuto un lungo rapporto di stima e amicizia, e la Rotonda dell’Appiani, situata nel complesso della Reggia di Monza.

 

I pezzi, selezionati dallo staff della Bottega Ghianda, oggi condotta dal designer Romeo Sozzi sotto la direzione artistica di Michele De Lucchi, percorrono le tappe della produzione di pregiati pezzi di design che possiamo paradossalmente definire unici, perché tutti rigorosamente fatti a mano.

 

Tra questi ritroviamo ad esempio Kyoto, il tavolo-scultura disegnato da Gianfranco Frattini nel 1974, costruito con doghe di legno unite fra loro da 1705 incastri a 45° a formare una trama quadrata, con 1600 fori su cui giocano luci e ombre dando vita ad un oggetto pratico e al contempo elegante e poetico. Un altro oggetto scultoreo in mostra è certamente l’Étagère concepita da Mario Bellini nel 1989: una libreria da centro stanza composta da una trama di baguette in legno massello ad angoli smussati e congiunte ai piani con incastri invisibili rinforzati da spine di legno che le conferiscono solidità e un aspetto lieve e aereo, che fa il paio con la Libreria girevole da tavolo realizzata da Cini Boeri nello stesso anno. In mostra anche la serie di Vassoi pensati da Gae Aulenti nel 1979 proprio per valorizzare quegli incastri a vista tipici della Bottega Ghianda, che rendono solidissime le giunzioni angolari, in antitesi con gli oggetti levigati con cura fino a ottenere spigoli arrotondati e un effetto setoso al tatto. Sempre ad opera di Gae Aulenti si può ammirare il Segnalibro disegnato negli anni Ottanta per un appassionato bibliofilo veneziano, eseguito in essenze di legno pregiate, levigando più volte a mano una lamina di massello fino a ottenere una sezione a lunula schiacciata e setosa.

Nelle piccole dimensioni si possono ammirare i numerosi oggetti realizzati dalla Bottega Ghianda. Uno tra tutti, le Squadrette, fedele riproduzione di quello che per Pierluigi Ghianda è il “capolavoro”: il manufatto che l’apprendista falegname eseguiva al termine del suo tirocinio per dimostrare le capacità raggiunte.

 

ROSSINI ART SITE

Pavilion di James Wines

Dal 16 settembre al 1 ottobre 2017

 

REGGIA DI MONZA

Rotonda dell’Appiani

Dal 16 al 24 settembre 2017